I 50 centesimi 1862 - Zecca di Torino

 

Fanno parte della tradizionale serie che al diritto porta il profilo del Re e al rovescio lo stemma.  Questa serie inizia nel 1861 e termina nel  1863 e viene battuta nelle Zecche di Torino, Milano, Firenze e Napoli.

La realizzazione dei conii è opera dell'incisore capo della Zecca di Torino Giuseppe Ferraris, autore di quasi tutte le monete emesse fin dall'epoca di Carlo Alberto. Il pezzo da 50 centesimi 1862 Zecca di Torino fu coniato in 184.615 esemplari; oggi il suo grado di rarità è  RR ed ha una valutazione di 500.000 lire per la conservazione BB fino a circa  3.000.000 di lire per il FDC. Ragioni valide per far operare il falsario.

La moneta che qui prendiamo in esame proviene da molto lontano, dall'altro capo del mondo ed è stata venduta sicuramente in buona fede data la scarsa conoscenza delle monete italiane in quel luogo.

Ecco  qui di seguito  le differenze  riscontrate  rispetto   l'originale  (non avendo a disposizione un esemplare del  1862 Torino lo abbiamo confron-tato con una moneta originale del 1863 Zecca di Milano):

Colore del metallo: uguale, solo leggermente  più chiaro e   somigliante al nichel.

Diametro: uguale.

Spessore: molto più sottile come si vede chiaramente dalla fotografia.

Bordo o margine: leggermente più sottile ed arrotondato.

Contorno: gli spigoli del contorno non sono ben definiti ad angolo retto ma arrotondati.

Disegno del diritto e disegno del rovescio: molto ben realizzati ma legende e raffigurazioni sono poco nitide nei punti là dove si sollevano dal campo della moneta. La superficie del campo non è perfettamente diritta.

Firma dell'incisore: bene eseguita ma le lettere R di Ferraris sono piene.

Data: molto bene eseguita.

Valore: scarso di rilievo.

Peso: leggermente scarso ma rientra nelle tolleranze.

Il falso è a sinistra, l'originale a destra.

 

Articolo di TEVERE EMILIO
www.numismaticatevere.it
tevere@numismaticatevere.it  
da   "Cronaca Numismatica" n.75    mag-96
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