20 centesimi 1863 - Zecca di Torino

 

I 20 centesimi 1863, Zecca di Torino, rientrano nei modelli tipologici della monetazione di Vittorio Emanuele II con al dritto la testa del Re volta a destra ed al rovescio il valore al centro e sotto il segno di Zecca.

Ad incidere i conii fu Giuseppe Ferraris.

Questa moneta, sempre con data 1863, fu coniata anche negli anni seguenti: 1864, 1865 e 1866 per un totale di 6.288.572 pezzi.

Una tiratura molto alta. Ma avendo avuto corso sino al 1883, molti esem-plari, data la dimensione, sono andati facilmente perduti; inoltre, secondo il Carboneri,  quasi tutta  la tiratura venne in seguito ritirata.   La moneta risulta quindi piuttosto scarsa e raggiunge le 120.000 lire per la conserva-zione fior di conio e le 30.000 lire per la conservazione BB.

Il contorno liscio e la minutezza dei particolari, lo scarso valore commer-ciale, nelle conservazioni medio basse, che non spinge ad una osservazione approfondita, fanno sì che sia una delle monete  più facili da falsificare e spacciare.

Rispetto alla moneta originale si riscontrano le seguenti differenze:

Colore del metallo: uguale.

Diametro: uguale.

Spessore: più sottile.

Bordo: più sottile.

Disegno del dritto: mancano molti particolari e ciò non è dovuto all'usura.

Disegno del rovescio: mancano i particolari più bassi del disegno come ad esempio i nastri che escono dal fiocco che annoda i rami.

Firma dell'incisore: non nitida e lettere quasi piene.

Data: contorni sfumati.

Valore. poco in rilievo.

Segno di Zecca: molto incerto e le lettere del marchio BN sono molto allargate.

 

Articolo di TEVERE EMILIO
www.numismaticatevere.it
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da   "Cronaca Numismatica" n.45    set-93
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