I 50 centesimi 1863 della Zecca di Milano

 

Con la Legge n.788 del 24 agosto 1862 vennero poste le basi del nuovo sistema monetario italiano.

I conii della prima serie vennero affidati all'incisore capo della Zecca di Torino,  Giuseppe Ferraris, già autore di molte monete di  Carlo Alberto e di Vittorio Emanuele II re di Sardegna.

I pezzi da 50 centesimi del 1863 coniati nella Zecca di Milano fanno parte di questa prima serie di monete. La tiratura fu altissima, circa 30 milioni di pezzi.  Comuni, il loro valore attuale è di lire 40.000 in conservazione BB, 100.000 se SPL e 230.000 se FDC.

Nonostante non siano monete rare e ricercate, sono apparsi  sul  mercato numismatico numerosi falsi ben fatti. Si tratta di esemplari coniati e l'alta qualità raggiunta denuncia una grande tiratura.

A dimostrare che i falsari sono sempre stati attivi in tutte le epoche  ecco tre falsi d'epoca del  50 centesimi del 1863; i primi due con segno di Zecca di Milano e l'altro di Napoli. Il primo, coniato, è in rame con leggere tracce di argentatura, il secondo, ottenuto per fusione, è in peltro con l'argentatura quasi del tutto scomparsa; il terzo, coniato, è in metallo bianco leggermente bronzato, probabilmente alpacca.

Tre falsi d'epoca: i primi due con segno di Zecca di Milano, il terzo con quello di Napoli

 

Queste le differenze riscontrate rispetto l'originale:

Colore del metallo: regolare ma più lucente.

Diametro: più grande di mezzo millimetro.

Spessore: esatto.

Bordo o margine: di minor spessore e con lo spigolo arrotondato.

Disegno dei diritto: molto ben eseguito.

Disegno del rovescio: leggermente più sottili i rami annodati sopra il segno di Zecca. La lettera E di REGNO ha il trattino superiore deformato, curvo in direzione del bordo.

Firma dell'incisore: ha poco rilievo, le lettere E ed A sono incomplete.

Data: le cifre hanno poco rilievo, il gambo della cifra 6 è incompleto.

Valore: nessuna differenza.

Segno di Zecca: la lettera M è perfetta ma si nota meno spazio tra le lettere BN ed il bordo superiore del rettangolo che le contiene.

Peso: scarso di grammi 0,6.

 

Sulla sinistra, ingrandimento della  E  di REGNO: si nota il trattino superiore deformato, curvo in direzione del bosco. Al centro e sulla destra, ingrandimento di FERRARIS sotto il busto del Re

 

Articolo di TEVERE EMILIO
www.numismaticatevere.it
tevere@numismaticatevere.it  
da   "Cronaca Numismatica" n.121    ago-00
www.edolimpia.it    
cnumismatica@edolimpia.it