10 Lire del 1965

 

La  " patente di traditore " deriva dal fatto che, visto il modesto valore commerciale, la monetina viene acquistata senza timori o preoccupazioni ed entra così in molte collezioni. Anche il commerciante professionista di norma non pensa a verificare la monetina.

Diciamo modesto valore commerciale, ma un pezzo in fior di conio viene quotato 21 euro e, anche se   questi pezzi vengono proposti a cifre solitamente più basse, in alcuni  casi  ad un terzo, divengono un  affare per il falsario grazie al grande numero di pezzi spacciati.

Anche questo esemplare proviene dal mercatino della domenica di via Armorari di Milano come gli altri pezzi falsi del 5 lire "uno rovescio" e del 5 lire 1998  ( già illustrati in un precedente articolo ), e ai pezzi falsi da 1 lira 1952 e 1953 (apparsi sul mercato in abbondanza da più di un anno). Il metallo usato è simile in tutti questi pezzi.

Falsa

Autentica

Ecco le differenze riscontrate rispetto all'originale:

Colore dei metallo: più scuro e d'aspetto più lucido.

Diametro: uguale.

Spessore: uguale.

Bordo o margine: più sottile e con gli angoli arrotondati.

Contorno: sono molto visibili i segni di fustella, cioè quelle linee residue della tranciatura del tondello.

Disegno dei diritto: l'aratro, ben eseguito, è solo lievemente più basso di conio. La parte più alta delle lettere della scritta  REPUBBLICA ITALIANA è arrotondata.

Disegno dei rovescio: l'insieme dà l'impressione di gonfio. Il primo chicco di grano in basso a sinistra  è schiacciato.  Entrambe le spighe sono prive della crestina più alta come se la moneta fosse circolata  mentre invece è fior di conio.

Firma dell'incisore: esile nei caratteri.

Data e segno di Zecca: la parte più alta della cifra 1965 e della lettera R è arrotondata.

Peso: esatto.

 

Articolo di TEVERE EMILIO
www.numismaticatevere.it
tevere@numismaticatevere.it  
da   "Cronaca Numismatica" n.152   mag-03
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cnumismatica@edolimpia.it