Questo mese prendiamo in esame i cinque centesimi del Titano del 1864.

D/ Stemma coronato tra rami di alloro e quercia, sotto  stella e intorno REPUBBLICA DI SAN MARINO.

R/ Valore e data su due righe tra rami di lauro, sotto, M.

Contorno liscio.

Diametro: 25 mm.

Peso: 5 g.

Tiratura: 280.000 esemplari R.

CNI n. 1, Pagani n.377.

Questa moneta, rara, (prima delle due foto), è stata largamente contraf-fatta soprattutto dal primo decennio del nostro secolo agli anni Quaranta. Una delle molte contraffazioni, o meglio, invenzioni è testimoniata dalla foto in alto, seconda delle due, inviataci dal lettore  Giacomo Farili di Casalpusterlengo (Lodi). L'esemplare invece del marchio di zecca M (Milano) reca quello della  Zecca di Roma, R. Ed è questa la prima e più evidente "spia" del falso.

Infatti, la Repubblica di San Marino non avrebbe potuto far coniare questa moneta nel 1864 alla Zecca di Roma, ancora Zecca dello Stato Pontificio, avendo sottoscritto una Convenzione Monetaria con l'Italia il 22 marzo 1862 nella quale veniva sancito il diritto di battere moneta propria a sistema decimale con la condizione di osservare le caratteristiche di dimensione, peso e titolo delle monete del Regno d'Italia. Furono presi pure accordi sul quantitativo massimo che si sarebbe potuto emettere e che la prima coniazione di monete della Repubblica venisse eseguita nella Regia Zecca di Milano.