Occhio a questa lira 1905


Un falso che può facilmente trarre in inganno.

Le lire con data 1905 sono le più rare della serie coniata dal 1901 al 1907. Gli stampi di questa prima serie furono realizzati dall'incisore capo della Regia Zecca di Roma, Filippo Speranza, che volle mantenere il tradizionale schema del ritratto di profilo e dello stemma delle precedenti monetazioni. La lira dei 1905 fu coniata in soli 700.069 esemplari contro le tirature milionarie degli altri anni ed oggi risulta di scarsissima reperibilità, soprattutto in buona conservazione.

Il Catalogo Gigante 2003 la considera molto rara e la quota euro 360 in conservazione BB, 1.450 se SPL e 3.350 se FDC.

Da molti anni i falsari si sono impegnati nella sua riproduzione anche con la correzione della data su altri esemplari autentici. I falsi del passato e le date corrette sono abbastanza facili da individuare ma quest'ultimo esemplare è pericoloso sopra tutto per chi, poco accorto, osserva in modo superficiale la moneta.

 

Ecco qui di seguito le differenze riscontrate rispetto l'originale:

Metallo: colore giusto, uguale a quello delle monete del periodo.

Diametro: uguale.

Spessore: uguale.

Bordo o margine: regolare ma con spigoli arrotondati.

Contorno: le rosette hanno più l'aspetto di stellette; le lettere di FERT sono molto più sottili di corpo.

Disegno del diritto e del rovescio: l'aspetto è quello di una moneta prove-niente da una  montatura e che ha subito una lucidatura. I fondi non sono uniformemente piani. Non c'è un piccolo spazio che non abbia subito colpi. Tutti i particolari del disegno sono più larghi ed arrotondati. Al Rovescio sopra l'artiglio destro dell'aquila c'è un'esuberanza di metallo.

Firma dell'incisore: le lettere sono molto arrotondate sulla superficie. Le lettere  S P R  di SPERANZA sono piene così come le due A che sono comunque spesso piene anche negli esemplari originali.

Data: le cifre sono più larghe di corpo ed arrotondate.

 

Articolo di TEVERE EMILIO
www.numismaticatevere.it
tevere@numismaticatevere.it  
da   "Cronaca Numismatica" n.155    set-03
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