Ancora sulla lira "Aquila Sabauda" del 1905

 

Siamo di nuovo in presenza di un falso della lira del 1905. Questo provie-ne addirittura da oltreoceano ma per come è perfetto in molti particolari sicuramente è stato prodotto qui in casa nostra, per il nostro mercato.

Poco più di un anno fa  avevo descritto un altro falso  della lira dei 1905; ma quello era più grossolano. Questo, invece, è un falso di buona fattura, perfetto per spessori, diametro e peso ma, per nostra fortuna, riconosci-bile in quanto difetta nella firma dell'incisore e crolla soprattutto nel con-torno.

Come nel precedente articolo ripeto alcune notizie sulla lira del 1905: le lire con data 1905 sono le più rare della serie "Aquila Araldica" coniata dal 1901 al 1907.  Gli stampi di questa prima serie furono realizzati dall'incisore capo della Regia Zecca di Roma, Filippo Speranza, che volle mantenere il tradizionale schema del ritratto di profilo e dello stemma delle precedenti monetazioni.

La lira del 1905 fu coniata in soli  700.069  esemplari contro le tirature milionarie degli altri anni ed oggi risulta essere di scarsissima reperibilità, sopra tutto in buona conservazione.

Il Catalogo Gigante 2004 la considera molto rara e la quota 200 Euro in conservazione MB, 320 se BB, 850 se SPL e 3.000 in conservazione Fior di Conio.

Da molti anni i falsari si sono impegnati nella sua riproduzione anche con la correzione della data su esemplari autentici di millesimi comuni.

 

Ecco qui di seguito le differenze riscontrate rispetto l'originale:

Metallo: colore leggermente più nerastro.

Diametro: nella norma (mm 23,13)

Spessore sul bordo: uguale.  Ho provato prendere  anche gli spessori al centro dello stemma dell'aquila e nello zero della data e pure questi sono giusti.

Bordo o margine: regolare.

Contorno: le rosette ed i nodi di Savoia pur avendo un corpo regolare sono scarsamente incuse; le lettere di FERT sono più grandi; lungo tutto il contorno un vistoso segno di tranciatura.

Disegno del dritto e rovescio: nonostante gli spessori uguali l'aspetto è di moneta carente di rilievo.

Firma dell'incisore: le lettere sono esili di corpo e in molti punti incomple-te.

 

Articolo di TEVERE EMILIO
www.numismaticatevere.it
tevere@numismaticatevere.it 
da   "Cronaca Numismatica" n.163  mag-04
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cnumismatica@edolimpia.it