Le 100 lire 1923 del re numismatico

 

Parliamo delle contraffazioni di due massimi nominali della serie di Vittorio Emanuele III, iniziando dalle 100 lire 1923 tipo "Fascione" coniate, come il pezzo da 20 lire dello stesso tipo, per commemorare il primo anniversa-rio della  Marcia su Roma. Modelli e incisione sono opera di Attilio Silvio Motti.

Moneta molto richiesta sia dai collezionisti che dai nostalgi-ci del ventennio;il Catalogo Gigante 2004 la quota 800 euro in conservazione MB,  1.300 BB, 2.000 SPL e 3.500 euro per la conservazione FDC.

Moltissime sono le sue imitazioni, alcune anche molto grossolane (in metallo dorato) per il mercato dei nostalgici. L'esemplare qui descritto è di buona qualità e sicuramente in oro di buon titolo.

Ecco qui di seguito le differenze riscontrate rispetto l'originale:

Metallo: buono il colore, ma la sabbiatura è molto debole.

Diametro: mm 34,91 - scarso.

Peso: gr. 32,350 - abbondante (la tolleranza era da 32,225 a 32,290) .

Spessore al bordo: abbondante di 1 decimo di mm e sempre uniformemente regolare, al contrario degli esemplari originali che hanno il contorno che si assottiglia in prossimità del fascio.

Spessore al centro (rilevato nell'orecchio): 5 decimi di mm - abbondante.

Bordo o margine: ha una doppia riga sia al diritto che al rovescio.

Contorno : rigatura molto bassa e schiacciata in vari punti.

Disegno del diritto e del rovescio: ben realizzato ma alla vista la moneta si presenta gonfia ed il piano del rovescio è leggermente ondulato.

Firma dell'incisore,date e segno di zecca: le superfici delle lettere e delle cifre sono arrotondate e deboli di rilievo; la "o" di Motti è priva di consistenza.

 

Articolo di TEVERE EMILIO
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tevere@numismaticatevere.it  
da   "Cronaca Numismatica" n.166    set-04
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